Risparmio energetico


Questa schermata consente al tuo monitor di consumare meno energia quando il computer resta inattivo per essere eco-friendly anche online!

Per riprendere la navigazione ti basterà cliccare un punto qualsiasi dello schermo.

Auto Robot e le principali sfide del 2018 per il settore Automotive

17 gennaio 2018 | tag: automotive , auto robot , auto a guida autonoma , self driving car , driverless car , guida autonoma , tecnologia

Era il lontano 1478 e il geniale Leonardo Da Vinci disegnò un carro che poteva muoversi senza essere spinto o tirato. 

Questo, con un po’ di fantasia, potrebbe essere considerato il primo esempio di self driving car.

Da allora, il settore Automotive ne ha fatta di strada ed è impressionante quanto la tecnologia abbia dato una svolta così significativa all’industria delle quattroruote e in particolar modo in questi ultimi anni alle auto a guida autonoma.

Queste, al centro della sfida per il 2018, anno che segnerà una tappa fondamentale nello sviluppo delle cosiddette “Auto Robot”.

In corsa per il primato soprattutto i colossi americani e i suoi rivali dalla Cina e dall’Estremo Oriente.

Ma quali saranno le principali sfide per questo 2018 a stelle e strisce? Scopriamole insieme…

  • Abbassare i costi

Il primo obiettivo non può che essere l’abbattimento dei costi.  Oggi un'auto autonoma avrebbe un prezzo sicuramente inaccessibile.

Prendiamo come esempio una Cruise della General Motors: tra telecamere, sensori, lidar e radar in dotazione costerebbe tra i 210.000 e i 250.000 euro.  Tuttavia, sempre General Motors, che ha acquistato la start up Strobe, sta lavorando per ridurre, ad esempio , il costo per i lidar che al momento costano oltre 16.000 euro l'uno. In un prossimo futuro il loro prezzo non dovrebbe superare i 250 euro. 

Idem per le batterie. General Motors conta di ridurne il costo di un terzo nei prossimi tre anni. In che modo? Sviluppando nuove tecnologie che ne riducano il consumo e ne aumentino l’autonomia.

Anche grazie a questi sviluppi, nel 2025 i servizi di ride sharing su auto autonoma non dovrebbero costare più di un dollaro per miglio: un significativo risparmio rispetto ai 2 o 3 dollari a miglio che oggi si pagano per usufruire di servizi come quelli di Uber e Lyft. Almeno questo è ciò spera la General Motors.

  • Test in città

Il 2018 sarà l'anno in cui si passerà dai test con un tecnico a bordo, pronto a prendere i comandi, allo step successivo in città: le principali case automobilistiche scenderanno in campo con test nelle aree urbane, senza che ci sia qualcuno a bordo in grado di intervenire in caso di necessità. 
Un passo decisamente importante, finalizzato ad integrare le vetture driverless con il tessuto della città.

La società Waymo controllata da Alphabet, la holding proprietaria di Google, è quella più in vantaggio avendo già iniziato nella città di Phoenix le prove senza nessuno a bordo, passo fondamentale per il progetto di offrire un servizio di robotaxi. Stesso discorso per General Motors che ha scelto la Grande Mela per i propri test, mentre Ford ancora non ha indicato la città dove effettuerà i test ma nel frattempo ha spostato il proprio quartier generale da Dearborn, Michigan, a Detroit. 
In ritardo è paradossalmente Tesla, considerata la più “moderna” della Case automobilistiche, che sembra concentrarsi di più sulla tecnologia dell’autopilot piuttosto che sulle auto robot. Date le mancate promesse fatte per la fine del 2017, il 2018 potrebbe essere per Lei l’anno giusto per correre ai ripari!

  •  Svolta assicurativa

Argomento fra i più discussi nel 2018 sarà senza dubbio il dibattito su chi sarà il responsabile in caso di incidente con una auto a guida autonoma e dunque condotta da un’intelligenza artificiale. 
In merito a questo, Tom Wilson, CEO del colosso Allstate, ha già dichiarato in un'intervista fatta nel 2017, che la responsabilità sarebbe sicuramente del costruttore.

Ma non perdiamo di vista lo scopo principale delle driverless cars ovvero quello di ridurre i sinistri stradali. Evento che a detta di molti colpirà in modo significativo il mondo assicurativo che potrebbe vedere i propri affari diminuire del 70% entro il 2050. A confermarlo, i dati pubblicati in uno studio della società di consulting Kpmg a giugno 2017. 

Tuttavia, l’annuncio a fine dicembre dell’accordo tra Waymo e la start up Trov garantirà copertura assicurativa a passeggeri e beni trasportati a bordo dei taxi autonomi in servizio a Phoenix dal 2018. 

  •  Mezzi pesanti 

Il 2017 ha visto la crescita di un settore finora poco considerato nel mondo delle driverless, quello dei mezzi pesanti. La presentazione del Semi, il veicolo da trasporto di Tesla, ha dato il via a una corsa che nel 2018 vedrà tra i protagonisti Daimler, che sta lavorando sui test in Nevada, e Deutsche Post che svilupperà la proprie ricerche in Germania. Anche Volvo, Waymo e Uber ( che per questo motivo ha acquisito la società Otto ) sono interessati a sviluppare progetti nel settore.

Dunque, i presupposti per far diventare il 2018 l’anno della guida autonoma ci sono tutti…
Quanto a voi, cari Driver, vi consigliamo di rimanere connessi con Rossi Ecocar!

 

Bibliografia consultata:

www.ilsole24ore.com
www.lautomobile.aci.it
https://www.economyup.it

CONDIVIDI
Tags

Seguici su